Innanzi tutto dichiariamo la nostra totale estraneità a un tentativo di strumentalizzazione politica del pellegrinaggio, che è stato portato avanti a nostra insaputa e nonostante la nostra precedentemente dichiarata contrarietà. Condanniamo perciò tale tentativo, che non vogliamo getti macchie sulla nostra associazione, la cui natura è esclusivamente religiosa e spirituale. A questo scopo intendiamo annunciare che, d’ora innanzi, non saranno tollerati da parte nostra altri tentativi di strumentalizzazione delle nostre iniziative. Al contrario, ribadiamo che il pellegrinaggio, in quanto manifestazione di devozione a Maria Santissima e a Nostro Signore, è aperto a tutti i fedeli cattolici che, senza secondi fini, vogliano aderirvi in spirito di vera preghiera.
Al tempo stesso esprimiamo la nostra riprovazione per la contestazione di cui il pellegrinaggio è stato oggetto, coinvolgendo soprattutto semplici fedeli e associazioni senza appartenenza politica di sorta. Siamo inoltre assai amareggiati dal fatto che la contestazione politica sia sfociata in bestemmie e minacce nei confronti dei pellegrini, arrecando offese in primo luogo a Dio Nostro Signore e a Maria sua Madre, in secondo luogo a tutti i credenti; preghiamo per coloro che, forse inconsapevolmente, si sono resi protagonisti di questi atti.
Ringraziamo infine la Chiesa livornese, i semplici fedeli, le autorità cittadine che hanno espresso solidarietà nei nostri confronti.
Livorno, 15 giugno 2009.
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