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sabato 17 maggio 2014

San Francesco Poverino: torna il San Girolamo penitente




FIRENZE: TORNA A S. FRANCESCO POVERINO UNA GRANDE SCULTURA





Dopo tre anni d’assenza – fra restauro, esposizione a Palazzo Strozzi e al Louvre nell’ambito della mostra La Primavera del Rinascimento – ritorna “a casa”, come preannunciato, il S. Girolamo penitente del 1454.

L’affascinante scultura è stata restaurata, a spese della Fondazione Strozzi che si ringrazia vivamente, da Lisa Venerosi Pesciolini, la quale ha riportato all’antico splendore importanti opere, tra cui un nostro Crocifisso ligneo attribuito da Beatrice Paolozzi Strozzi al Verrocchio – l’unico superstite dei Crocifissi di questo artista ricordati dal Vasari, ed ora in deposito temporaneo presso il Bargello di cui la Paolozzi Strozzi è direttrice.

Il S. Girolamo è una scultura in terracotta policroma che, liberata dai colori da cui era stata soffocata nel corso dei secoli, se ha perduto la cromia originale salvo che nella tunicella ed in qualche altro particolare, ha rivelato un modellato superbo, un realismo impareggiabile ed una tragicità espressiva che solo un “grande” poteva conseguire. Attualmente anonima, trova i suoi punti di riferimento 1) in un S. Girolamo penitente raffigurato nell’affresco di Andrea del Castagno che orna la cappella Corboli della Basilica della Santissima Annunziata: la vicinanza tra le due opere è impressionante; 2) in un Cristo di Antonio del Pollaiolo che si ammira nella basilica di S. Lorenzo. Nell’attesa che ulteriori studi possano portare ad un’attribuzione più certa, anche alla luce di concordanze donatelliane, resta la sublime bellezza di questa terracotta ch’è stata una delle autentiche “scoperte” dell’eccezionale mostra La Primavera del Rinascimento.



Dante Pastorelli



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