mercoledì 25 settembre 2024

XVII Pellegrinaggio Toscano a Montenero Immagini e resoconto


















































 Il 21 settembre si è svolto il XVII pellegrinaggio organizzato dal Coordinamento "Benedetto XVI" per i gruppi toscani legati alla Messa tradizionale. I Pellegrini legati ai vari Coetus si sono ritrovati nella Piazza delle Carrozze davanti alla partenza della Funicolare che collega Montenero basso alla sommità del Colle ove la Santa Vergine volle il Suo balcone per guardare Celeste Protettrice la Toscana ed il Mar Tirreno. La giornata a temperatura mite, soleggiata ha visto quindi la consueta salita processionale al Santuario scandita dalla recita del S. Rosario e delle Litanie Lauretane. Una attesa sul sagrato esterno alla basilica è stata necessaria per attendere la fine della affollata S. Messa precedente, che si era protratta un po’.  

Finalmente riusciamo a prender posto nella bella basilica in stile barocco dedicata alla Madonna delle Grazie. La liturgia viene celebrata, con il valido ausilio di un folto gruppo di sacerdoti e seminaristi dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, da S.E.R. Mons. Guido Pozzo. Molti di noi e dei nostri gruppi ben conoscevano la persona di S.Eccellenza, avendo avuto modo di saggiare il suo zelo pastorale nelle vesti di segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei fino alla sua soppressione. In quel periodo molto vivace e felice per la Chiesa Cattolica, monsignor Pozzo costituiva un interlocutore fondamentale per chiunque si attivasse per l'applicazione del motu proprio Summorum Pontificum e quindi per l'apertura di centri di Messa secondo la tradizionale liturgia.

Il pontificale si protrae per quasi due ore che passano in una dimensione atemporale, due ore senza avvertire il minimo tedio o distrazione. All’inizio la vestizione del prelato celebrante: amitto, camice, cingolo, stola, fino alla preziosa pianeta, un cerimoniale che si protrae per diversi minuti e ricco di significati, finché il sacerdote, alter Christus, non viene rivestito di ogni dignità riferita a Cristo. Non si tratta infatti della vestizione di un principe in di un cerimoniale profano: ognuna di quelle vesti è simbolo di un attributo che, a richiama la regalità di Cristo: regalità di servizio e di amore. “Domine qui dixisti: Iugum meum suave est, et onus meum leve: fac ut istud portare sic valeam , quod consequar tuam gratiam”, il carico della Croce, la Croce trono ed altare del sacrifico.

Quanta ricchezza scorgiamo nella liturgia di sempre! ogni gesto, ogni particolare è più eloquente di qualsiasi umana parola, se solo si aprono gli occhi, la mente e il cuore per poterlo vedere ed apprezzare. E nel procedere del rito, solenne e sobrio al contempo proprio perché esente da quanto non ci rimandi immediatamente a Cristo, il pensiero va al contrasto tra quel “pezzo di Cielo” che a breve scenderà sulla terra ed il dolore, l’abbandono di Cristo sul Golgota: là vi è oscurità, freddo, silenzio rotto solo dai gemiti strazianti dei condannati che pendono dal patibolo. E da ultimo il pensiero è a noi che siamo qui fisicamente presenti, col nostro carico di afflizioni, amarezze, incomprensioni, fallimenti …portiamo nei nostri cuori, talvolta visibilmente sul volto, la stanchezza del vivere presente. E ci pesa ora ripensare al disfacimento dottrinale e morale, alle divisioni che nella Chiesa l’attraversano e la lacerano, come ricorderà nel pomeriggio mons. Pozzo: cardinali contro cardinali, vescovi contro vescovi…

Proprio nella conferenza tenuta dopo pranzo nel bel parco della Villa del Sacro Cuore, residenza labronica delle Suore Adoratrici del Cuore Regale, l'Arcivescovo ha ben richiamato i fedeli alla realtà della scomparsa della civiltà cristiana nel mondo occidentale dovuta al processo di secolarizzazione, che si è spinto fin dentro la Chiesa, conquistando molti suoi membri, fino alle più alte sfere della gerarchia. Un pensiero non cattolico (come ebbe a ricordare già a suo tempo, papa Paolo VI) si è introdotto nella cultura cattolica. Una nuova versione gnostica del cristianesimo – sono parole di mons. Pozzo - che dissolve in profondità la fede cristiana riducendola ad opinione personale. L’esperienza ed il sentimento diventano la nuova dottrina, la fede non è più – come dovrebbe - assenso dell’intelletto ad una Verità data e rivelata. La Santa Chiesa sembra muoversi come un’organizzazione non governativa volta alla presunta ricerca della soddisfazione di esigenze mondane e non più soprattutto spirituali. Eppure, in questa profonda crisi che ci circonda, la Liturgia perenne di Santa Madre Chiesa, nella sua Verità e bellezza, permane prezioso strumento capace di toccare intelletto e cuore e di ridarci speranza. E’ lo svelamento di Dio che è Verità, bontà e bellezza. La Chiesa ha sempre attraversato nei secoli crisi, ora di più grande, ora di minore portata. L’eresia ariana del IV secolo fu – come ci è stato ricordato – forse il momento peggiore nella storia della Chiesa. E non è così dissimile il momento attuale: i credenti sono diventati una minoranza, una minoranza chiamata a vivere nuovamente in un mondo pagano, non già perché a quel mondo non sia stato annunciato Cristo, ma per averLo esso rigettato, il che è molto più grave! Luce del mondo e sale della terra! Il sale brucia sulle ferite del corpo e dovrebbe pur bruciare le ferite di questo mondo pagano in preda all’indifferenza, ad un “agnosticismo esistenziale “ nel quale si vive, anche anche da battezzati, come se Dio non esistesse. Il piccolo resto, la minoranza restata fedele deve diventare – come mons. Pozzo ha ricordato, riprendendo le parole di J. Ratzinger – minoranza creativa, che faccia proprio lo spirito di san Benedetto, con l'annuncio gioioso della Verità al mondo, abbandonando la tentazione di chiudersi in comunità chiuse e prive di slancio missionario.

Il sole ancora si riflette deciso sul mare appena increspato nell’ultimo giorno dell’Estate e la conferenza si chiude con il Relatore generosissimo a rispondere alle domande che molti hanno voluto avanzare ottenendo precise indicazioni e molte ben circostanziate informazioni sulla situazione attuale, segno di disponibilità da una parte e di grande e vivace interesse dall’altra.

Pian piano i Pellegrini si salutano, si formulano già idee e proposte per i Gruppi toscani che sono ancora una volta chiamati a unirsi in quadrato fortissimo per un vicendevole sostegno e per la necessità di un concreto agire, di un corale operare al fine di proteggere e far sì che i molti sitibondi di Sacro si possano abbeverare alla più solenne e completa delle liturgie.

Ai piedi della Santa Vergine sono state portate le istanze di molti: di chi soffre nel corpo o nello spirito, i ricordi dei molti Amici che hanno sostenuto e affiancato il Coordinamento Toscano Benedetto XVI nella buona battaglia, un pensiero particolare è stato rivolto al Conte Marcello Cristofani della Magione, che diciassette anni fa ebbe l’idea, la volontà di portare proprio alla Madonna della grazie di Montenero la richiesta di proteggere la spiritualità tradizionale toscana.

Maria Santissima di Montenero, pregate per noi e per il mondo intero!


lunedì 22 luglio 2024

 Il Comitato Organizzatore del Pellegrinaggio Toscano, in seno al Coordinamento Toscano "Benedetto XVI" è lieto di invitare tutti i Fedeli cattolici alla XVII edizione del Pellegrinaggio Regionale ai piedi della Vergine Ss.ma di Montenero, Madre delle Grazie e Celeste Protrettrice della nostra Regione al Trono dell'Altissimo.

La Madonna di Montenero ha protetto con il suo amabile manto di grazie l'agire del nostro Coordinamento, sorto per diffondere la bellezza del Rito tradizionale, del Rito cattolico apostolico romano nella sua forma antica e completa, adamantino riflesso rifulgente della Verità di Dottrina su cui esso fu incrollabilmente stabilito per assicurare la più dignitosa e sublime umana devozione al cospetto della consacrazione delle SS. Specie, costante Miracolo cui l'umanità indegnamente assiste e unica salvezza delle anime.

Vi invitiamo tutti a partecipare con gioia e slancio, perché la Santa Vergine ci ha chiamati, uno per uno, e ci attende ostendendoci dal materno tenero braccio il Suo divin Figlio: PER MARIAM AD JESUM!

Agli occhi altrui riaffermeremo che c'è una Toscana che crede veramente, che non va dietro alle follie del mondo, gente cristiana che non mugugna, che non recrimina, che non giudica né odia, non vuole prevalere sugli altri ma non vuole neppure che gli altri prevarichino i suoi diritti di Fedeli Cattolici; persone comuni, come gli altri ma che guardano avanti nell'unica via tracciata per i Cristiani, la via della Fede che sempre, ovunque e da tutti fu e sarà professata.

E come tanti altri nostri fratelli nel mondo, in termini anche assai più evidenti se pensiamo ai grandi Pellegrinaggi dei cattolici statunitensi, al grandioso pellegrinaggio Parigi-Chartres, a Covadonga in Ispagna, come loro e con loro vogliamo testimoniare l'irrinunciabile fedeltà alla Dottrina cui il Rito antico fa perfetta eco liturgica.

Porteremo con noi, su per la salita, sulle nostre inadeguate spalle, le orazioni cariche della devozione dei tanti che ci hanno preceduti, le preghiere per le nostre attuali preoccupazioni terrene, le insistenti suppliche a beneficio di chi a noi succederà!

Regina Tusciae ora pro nobis!



mercoledì 20 dicembre 2023

 ORATORIO S. FRANCESCO POVERINO - FIRENZE

 

CELEBRAZIONI FESTIVITA’ NATALIZIE 2023/2024

 

Domenica 24 Dicembre : 09:00 S.Messa - Vigilia della Natività del Signore

            10:30 S.Messa - Vigilia della Natività del Signore

            23:45 S.Messa - Natività del Signore - Messa della notte

Lunedi 25 Dicembre: 09:00 S.Messa - Natività del Signore - seconda Messa all’aurora

                                       10:30 S.Messa - Natività del Signore - terza Messa del giorno

Martedì 26 Dicembre : 10:00 S.Messa - Santo Stefano Protomartire (UNICA MESSA)

Domenica 31 Dicembre: 09:00 S.Messa -Domenica fra l’ottava della Natività di NSGC

10:30 S.Messa -Domenica fra l’ottava della Natività di NSGC

Lunedi 1 Gennaio:           10:00 S.Messa - Circoncisione del Signore e ottava della Natività di NSGC   (UNICA MESSA)

Venerdì 5 Gennaio: 18:00 S.Rosario e preghiere di riparazione alle offese al Sacro Cuore.

     18:30 S.Messa - Primo Venerdi del mese

Sabato 6 Gennaio :    09:00 S.Messa - Epifania del Signore

                                        10:30 S.Messa - Epifania del Signore

Domenica 7 Gennaio :

                                   09:00 S.Messa - Festa della Sacra Famiglia

                                   10:30 S.Messa - Festa della Sacra Famiglia

 AVVENTO E NATALE ALLA MAGIONE DI POGGIBONSI 

Castello della Magione - Chiesa Magistrale

Da Venerdì 15 a Sabato 23 Dicembre: 
Ore 19 Vespri, ore 19,15 Novena del S. Natale

Domenica 24 Dicembre ore 21,30 S. Messa della Natività (Indulgenza plenaria)

Lunedì 25 Dicembre ore 10,00 S. Messa di Natale (Indulgenza plenaria) 

Mercoledì 27 Dicembre ore 18,00 S.Messa della Festa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista, Patrono della Milizia del Tempio e Titolare della Chiesa Magistrale (Indulgenza plenaria) 

Domenica 31 Dicembre ore 17,00 Canto del Te Deum (Indulgenza plenaria)

Lunedì 1 Gennaio ore 10,00 S.Messa dell'Ottava della Natività, canto del Veni Creator Spiritus (Indulgenza plenaria)  

Sabato 6 Gennaio ore 9,30 Messa dell'Epifania del Signore

Domenica 7 Gennaio ore 9,30 S.Messa della Festa della Sacra Famiglia





martedì 19 dicembre 2023

CELEBRAZIONI NATALIZIE A LIVORNO

                        CALENDARIO DELLA SETTIMANA LITURGICA  A LIVORNO

 LA SANTA MESSA SOLENNE DELLA MEZZANOTTE DI NATALE sarà celebrata alle ore 24 dopo la Novena e la Veglia. Il mattino seguente sarà celebrata la Messa dell'Aurora alle ore 8,30 (letta) e la S. Messa cantata al consueto orario delle 11,00

                                                               TEMPO DI NATALE A LUCCA



martedì 12 dicembre 2023

DICEMBRE TRADIZIONALE AD AREZZO  CHIESA DI SAN BERNARDO

DOMENICA 17 DICEMBRE III DOMENICA DI AVVENTO

ORE 16,30 Recita del S. Rosario (in latino)

ORE 17,00 Santa Messa nella forma straordinaria (Rito Romano Antico)

LUNEDI' 25 DICEMBRE - NATIVITA' DI N.S. GESU' CRISTO

ORE 16,30 Recita del S. Rosario (in latino)

ORE 17,00 Santa Messa nella forma straordinaria (Rito Romano Antico)

DOMENICA 31 DICEMBRE 

ORE 16,30 Recita del S. Rosario (in latino)

ORE 17,00 Santa Messa nella forma straordinaria (Rito Romano Antico)

a seguire Te Deum (in latino)








lunedì 30 ottobre 2023

Celebrazioni a Lucca nella chiesa di Santa Maria della Rosa: aggiornamento

 Celebrazioni a Lucca nella chiesa di Santa Maria della Rosa:

Mercoledì 1 Novembre per la Festività di Tutti i Santi S. Messa alle ore 9,30 (festività di precetto)

Venerdì 3 Novembre (Primo Venerdì del Mese) S. Messa alle ore 17,30

Sabato 4 Novembre S. Messa alle ore 8,30

Domenica 5 Novembre S. Messa alle ore 9,30

    Qua di seguito tutti i particolari nella comunicazione del Coetus Fidelium "Lucio III Papa" pro Missa antiqua



domenica 24 settembre 2023

XVI PELLEGRINAGGIO TOSCANO

Sabato 23 di settembre ha avuto inizio il tradizionale pellegrinaggio alla Madonna di Montenero organizzato dal Coordinamento Toscano Benedetto XVI. I Pellegrini hanno affrontato la salita al colle recitando devotamente il Santo Rosario, pratica da sempre cara ai Fedeli toscani che da soli, per voto privato, o con le Parrocchie o le Diocesi, erano soliti salire penitenzialmente la strada che, con strattoni decisi, sale al Santuario, volgendo di tanto in tanto lo sguardo alla distesa del Mar Tirreno di cui la Santa Vergine è proclamata Regina. L'aria salmastra anche stavolta ha accarezzato con piglio deciso i camminatori che, guidati dal Priore provinciale per l'Italia dell'ICRSS, don Giuseppe Luzuy e dal canonico don Brieuc de la Brosse, hanno raggiunto il sagrato. Bella e commovente la presenza delle Suore Adoratrici del Cuore Reale. Così, accompagnati dagli stendardi del Circolo fiorentino "Unità di Vita", presenza abituale ma sempre animata da rinnovato entusiasmo e del Coetus Bientinese "Joseph Ratzinger", i fedeli sono giunti ai piedi della Madonna delle Grazie.
Dunque il Santuario che dal colle veglia sulle distese marine, sugli arenili, sui monti fino alle Alpi Apuane, sui Monti pisani, sulla piana dell'Arno, sulle balze volterrane, sui colli morbidamente ondulati del senese, sulla campagna aretina, sull'inizio della Maremma, sul solitario Amiata, accoglie per la santa liturgia i toscani che sono legati alla tradizione liturgica, custode della più degna forma di culto, opera di Dio, non assemblata da uomini che si ritenevan sapienti.Oltre al Coetus bientinese ed al Circolo Unità di Vita di Firenze eran presenti i fedeli dell'Associazione "Madonna dell'Umiltà" di Pistoia, il bel gruppo lucchese Coetus fidelium Lucio III Papa, con il canonico don David Sampayo, i fedeli pisani del Comitato San Pio V, l'Associazione "Cristo Re" di Livorno e tanti altri fedeli .La Messa solenne in tertiis è stata celebrata da Mons. Egidio Wach, Priore Generale dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, il servizio liturgico era composto da chierichetti di Livorno e Lucca. Le Suore Adoratrici hanno cantato il proprium della Messa votiva della Santa Vergine di Montenero, il Coro del Coordinamento Toscano ha eseguito come ordinario la Messa Cantate Domino di G. Oltrasi con aggiunta di oboe concertante trascritta dal M. Primo Stendardi che ha accompagnato all'organo (purtroppo uno strumento elettronico inadeguato alla bellezza del Santuario e che ormai pare aver soppiantato il bello strumento a canne che tace in cantoria per incuria, nell'attesa di un dignitoso restauro).
Dopo la bellissima liturgia, i pellegrini sono scesi dalla sommità del colle per recarsi nella zona detta "Montenero basso" in via Numa Campi dove è presente una bella Villa ottocentesca dedicata al Sacro Cuore che, dopo esser stata per lunghissimi anni residenza estiva del Seminario diocesano di Livorno, fu data ai Canonici di Cristo Re Sommo Sacerdote e, in ultimo, alle Suore Adoratrici.Con raffinato garbo e con la gentile attenzione propria di queste giovanissime Suore, sono stati predisposti tavoli per accogliere i Pellegrini ed il clero nella pineta del parco della villa. Dopo aver pranzato e con l'occasione festeggiato con semplicità cordiale anche due compleanni che ricorrevano appunto il 23 di settembre, i fedeli hanno potuto confrontarsi, parlare tra loro consolidare amicizie, scambiarsi contatti: cosa importante soprattutto per quelle realtà in cui la comunità tradizionale non si è ancora ben consolidata. A seguire la bellissima conferenza del Priore Generale dell'ICRSS che ha esortato tutti i fedeli ad amare e rispettare la Chiesa, a rimanere saldi nel ruolo e nelle posizioni che a ciascuno competono. La Santa Vergine schiaccia il serpente, è vero, ma il male è forte quando il bene è debole, poco praticato: la nostra società attuale non può definirsi certo tranquilla, anzi epoca assai drammatica e difficilissima; pare davvero che l'inferno sia stato svuotato per riversare tutta la sua malvagità sugli uomini di questo tempo, ma il male nulla potrebbe se il bene fosse praticato. Se la Santa Religione osservata. Non praevalebunt, questo è certo, la Barca di Pietro non affonderà neppure se il timoniere la dirige verso perigliosi scogli o se a bordo qualcuno produce fori nello scafo, perché è inaffondabile per promessa divina: coraggio dunque, il male non potrà prevalere.Infine da parte del Coordinamento Toscano è stata donata a mons. Wach una Immagine della Santa Vergine dipinta e ricamata su seta che raffigura proprio la Madonna che calpesta con il calcagno il serpente antico... nella speranza che -come scherzosamente detto- la Santa Vergine voglia schiacciare ben bene e ribadire con forza la pressione del calcagno sull'immondo rettile. Alla conferenza ed alla Messa erano presenti anche molti sacerdoti diocesani a cui va il ringraziamento, l'amicizia e la stima di tutti i presenti.
Appuntamento alla prossima edizione.
Grazie per le foto a D. Edigati,  M. Zampetti, F. Fontanini.