domenica 24 settembre 2023

XVI PELLEGRINAGGIO TOSCANO

Sabato 23 di settembre ha avuto inizio il tradizionale pellegrinaggio alla Madonna di Montenero organizzato dal Coordinamento Toscano Benedetto XVI. I Pellegrini hanno affrontato la salita al colle recitando devotamente il Santo Rosario, pratica da sempre cara ai Fedeli toscani che da soli, per voto privato, o con le Parrocchie o le Diocesi, erano soliti salire penitenzialmente la strada che, con strattoni decisi, sale al Santuario, volgendo di tanto in tanto lo sguardo alla distesa del Mar Tirreno di cui la Santa Vergine è proclamata Regina. L'aria salmastra anche stavolta ha accarezzato con piglio deciso i camminatori che, guidati dal Priore provinciale per l'Italia dell'ICRSS, don Giuseppe Luzuy e dal canonico don Brieuc de la Brosse, hanno raggiunto il sagrato. Bella e commovente la presenza delle Suore Adoratrici del Cuore Reale. Così, accompagnati dagli stendardi del Circolo fiorentino "Unità di Vita", presenza abituale ma sempre animata da rinnovato entusiasmo e del Coetus Bientinese "Joseph Ratzinger", i fedeli sono giunti ai piedi della Madonna delle Grazie.
Dunque il Santuario che dal colle veglia sulle distese marine, sugli arenili, sui monti fino alle Alpi Apuane, sui Monti pisani, sulla piana dell'Arno, sulle balze volterrane, sui colli morbidamente ondulati del senese, sulla campagna aretina, sull'inizio della Maremma, sul solitario Amiata, accoglie per la santa liturgia i toscani che sono legati alla tradizione liturgica, custode della più degna forma di culto, opera di Dio, non assemblata da uomini che si ritenevan sapienti.Oltre al Coetus bientinese ed al Circolo Unità di Vita di Firenze eran presenti i fedeli dell'Associazione "Madonna dell'Umiltà" di Pistoia, il bel gruppo lucchese Coetus fidelium Lucio III Papa, con il canonico don David Sampayo, i fedeli pisani del Comitato San Pio V, l'Associazione "Cristo Re" di Livorno e tanti altri fedeli .La Messa solenne in tertiis è stata celebrata da Mons. Egidio Wach, Priore Generale dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, il servizio liturgico era composto da chierichetti di Livorno e Lucca. Le Suore Adoratrici hanno cantato il proprium della Messa votiva della Santa Vergine di Montenero, il Coro del Coordinamento Toscano ha eseguito come ordinario la Messa Cantate Domino di G. Oltrasi con aggiunta di oboe concertante trascritta dal M. Primo Stendardi che ha accompagnato all'organo (purtroppo uno strumento elettronico inadeguato alla bellezza del Santuario e che ormai pare aver soppiantato il bello strumento a canne che tace in cantoria per incuria, nell'attesa di un dignitoso restauro).
Dopo la bellissima liturgia, i pellegrini sono scesi dalla sommità del colle per recarsi nella zona detta "Montenero basso" in via Numa Campi dove è presente una bella Villa ottocentesca dedicata al Sacro Cuore che, dopo esser stata per lunghissimi anni residenza estiva del Seminario diocesano di Livorno, fu data ai Canonici di Cristo Re Sommo Sacerdote e, in ultimo, alle Suore Adoratrici.Con raffinato garbo e con la gentile attenzione propria di queste giovanissime Suore, sono stati predisposti tavoli per accogliere i Pellegrini ed il clero nella pineta del parco della villa. Dopo aver pranzato e con l'occasione festeggiato con semplicità cordiale anche due compleanni che ricorrevano appunto il 23 di settembre, i fedeli hanno potuto confrontarsi, parlare tra loro consolidare amicizie, scambiarsi contatti: cosa importante soprattutto per quelle realtà in cui la comunità tradizionale non si è ancora ben consolidata. A seguire la bellissima conferenza del Priore Generale dell'ICRSS che ha esortato tutti i fedeli ad amare e rispettare la Chiesa, a rimanere saldi nel ruolo e nelle posizioni che a ciascuno competono. La Santa Vergine schiaccia il serpente, è vero, ma il male è forte quando il bene è debole, poco praticato: la nostra società attuale non può definirsi certo tranquilla, anzi epoca assai drammatica e difficilissima; pare davvero che l'inferno sia stato svuotato per riversare tutta la sua malvagità sugli uomini di questo tempo, ma il male nulla potrebbe se il bene fosse praticato. Se la Santa Religione osservata. Non praevalebunt, questo è certo, la Barca di Pietro non affonderà neppure se il timoniere la dirige verso perigliosi scogli o se a bordo qualcuno produce fori nello scafo, perché è inaffondabile per promessa divina: coraggio dunque, il male non potrà prevalere.Infine da parte del Coordinamento Toscano è stata donata a mons. Wach una Immagine della Santa Vergine dipinta e ricamata su seta che raffigura proprio la Madonna che calpesta con il calcagno il serpente antico... nella speranza che -come scherzosamente detto- la Santa Vergine voglia schiacciare ben bene e ribadire con forza la pressione del calcagno sull'immondo rettile. Alla conferenza ed alla Messa erano presenti anche molti sacerdoti diocesani a cui va il ringraziamento, l'amicizia e la stima di tutti i presenti.
Appuntamento alla prossima edizione.
Grazie per le foto a D. Edigati,  M. Zampetti, F. Fontanini.