domenica 21 settembre 2025

A Montenero per la diciottesima volta con la bellissima liturgia di sempre, con Canto gregoriano e Palestrina

 Ancora una bella conferma della devozione toscana

Si è appena conclusa la giornata che ha visto il XVIII Pellegrinaggio Toscano dei Gruppi di fedeli legati alla forma tradizionale del Rito Romano:

Alla punto di ritrovo in piazza delle Carrozze i Pellegrini hanno fatto ordinato afflusso: è stato molto bello vedere tra i presenti anche molti che per motivi o di età o salute hanno poi proseguito per il Colle a mezzo della Funicolare, panoramicissimo percorso di un trenino a cremagliera. 

Ma il gruppo più numeroso si è ordinato in processione e, favorito da un attento servizio di viabilità della Polizia Municipale, ha intrapreso la dura salita sotto un sole che quasi dispettosamente tentava suggerimenti per una bella giornata sulla riva del mare nel refrigerio delle acque. 

La recita del rosario ha cadenzato il passo della salita penitenziale; all'arrivo alla sommità del colle sacro alla Santa Vergine, i Pellegrini, terminate le litanie lauretane, hanno fatto risuonare nella piazza e sul sagrato antistante l'ingresso al Santuario il canto del Christus vincit. 

Hanno poi gremito dai primi posti nel transetto fino alle ultime panche la chiesa la che dal 1818 per volere di Papa Pio VII ha rango di Basilica, .

Alla consolle di un imbarazzante organo elettronico (speriamo nel restauro del più consono e decoroso strumento a canne presente nel santuario ma inutilizzabile), il bravo M.o Primo Stendardi; il proprio della messa votiva della Madonna delle grazie è stato cantato dalla Schola livornese delle Suore Adoratrici del Cuore Regale, l'ordinario, nella splendida veste polifonica della Missa Brevis di Palestrina, è stato ben eseguito con cura e espressione dai DiVini Cantores di Lucca diretti dal M.o Guido Masini che hanno anche eseguito i mottetti palestriniani del celeberrimo Sicut cervus e Sitivit anima mea.

Il Servizio liturgico ha visto coinvolti i chierichetti dell'Apostolato livornese e alcuni seminaristi di Gricigliano. 

Presente, come sempre, il Circolo Unità di Vita di Firenze, i fedeli di Pistoia, Bientina, Lucca, Pisa, i rappresentanti dei Coetus toscani e una delegazione dell'Ordo MilitiaeTempli di Poggibonsi.

Si potrebbe dire, superficialmente: un bel colpo d'occhio ma la sostanza dice che se la campana della Tradizione suona, la Toscana risponde con voce unita e forte: Presente!

Ha celebrato la Santa Messa il Canonico ICRSS don Andrea de Pascale che a Montenero aveva mosso i primi passi da seminarista aiutando l'Apostolato labronico per poi tornare novello sacerdote per tre anni ben operando per il bene di tutti. Il Canonico de Pascale a breve prenderà la guida dell'Apostolato fiorentino presso la chiesa dei Santi Michele e Gaetano mentre a Livorno tornerà il Canonico don Federico Maria Pozza; questo avvicendamento sull'asse Firenze - Livorno ha fatto da sfondo al Pellegrinaggio Toscano.

Dopo la solenne liturgia, moltissimi pellegrini, diremmo la quasi totalità, si è spostata presso il parco della Villa del Sacro Cuore, nei pressi di Montenero basso, residenza livornese delle Suore Adoratrici, per consumare un pranzo "al sacco" e poi partecipare alla conferenza del canonico don Andrea de Pascale ICRSS che aveva ben celebrato e ben predicato alla Messa.

(Pubblicheremo presto i testi dell'Omelia e della Conferenza assieme con altre foto).

Viva Maria! Regina Etruriae, ora pro nobis!

















venerdì 22 agosto 2025

XVIII PELLEGRINAGGIO TOSCANO

 Carissimi Amici

anche quest'anno vogliamo porre ai piedi della Santa Vergine, celeste Patrona della Toscana, la nostra gratitudine per i favori e la protezione che ci vengon dati dal Suo materno manto; porteremo le nostre preghiere per la Santa Chiesa, per il Papa, per le nostre personali necessità e per quelle dei nostri cari.

Il programma è quello consueto e si svolgerà SABATO 20 SETTEMBRE con la tradizionale salita al Colle con recita del S. Rosario ed alle ore 11,30 verrà celebrata una Santa Messa solenne.

Chi vorrà potrà pranzare "al sacco" nel parco della Villa del S.Cuore, casa delle Suore Adoratrici del Cuore Regale dove, nel pomeriggio, vi sarà una Conferenza Spirituale a beneficio dei Pellegrini.

Ai partecipanti sarà concessa, alle consuete condizioni, l'indulgenza plenaria accordata dal Santo Padre.

Vi attendiamo con fraterna cordialità, chiediamo di diffondere la notizia a beneficio di chi ne avesse interesse e, a chi non potesse partecipare, chiediamo di unirsi almeno spiritualmente ai Pellegrini.

Viva Maria, Viva Cristo Re!

Il Comitato Organizzatore del Coordinamento Toscano "Benedetto XVI" 






mercoledì 25 settembre 2024

XVII Pellegrinaggio Toscano a Montenero Immagini e resoconto


















































 Il 21 settembre si è svolto il XVII pellegrinaggio organizzato dal Coordinamento "Benedetto XVI" per i gruppi toscani legati alla Messa tradizionale. I Pellegrini legati ai vari Coetus si sono ritrovati nella Piazza delle Carrozze davanti alla partenza della Funicolare che collega Montenero basso alla sommità del Colle ove la Santa Vergine volle il Suo balcone per guardare Celeste Protettrice la Toscana ed il Mar Tirreno. La giornata a temperatura mite, soleggiata ha visto quindi la consueta salita processionale al Santuario scandita dalla recita del S. Rosario e delle Litanie Lauretane. Una attesa sul sagrato esterno alla basilica è stata necessaria per attendere la fine della affollata S. Messa precedente, che si era protratta un po’.  

Finalmente riusciamo a prender posto nella bella basilica in stile barocco dedicata alla Madonna delle Grazie. La liturgia viene celebrata, con il valido ausilio di un folto gruppo di sacerdoti e seminaristi dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, da S.E.R. Mons. Guido Pozzo. Molti di noi e dei nostri gruppi ben conoscevano la persona di S.Eccellenza, avendo avuto modo di saggiare il suo zelo pastorale nelle vesti di segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei fino alla sua soppressione. In quel periodo molto vivace e felice per la Chiesa Cattolica, monsignor Pozzo costituiva un interlocutore fondamentale per chiunque si attivasse per l'applicazione del motu proprio Summorum Pontificum e quindi per l'apertura di centri di Messa secondo la tradizionale liturgia.

Il pontificale si protrae per quasi due ore che passano in una dimensione atemporale, due ore senza avvertire il minimo tedio o distrazione. All’inizio la vestizione del prelato celebrante: amitto, camice, cingolo, stola, fino alla preziosa pianeta, un cerimoniale che si protrae per diversi minuti e ricco di significati, finché il sacerdote, alter Christus, non viene rivestito di ogni dignità riferita a Cristo. Non si tratta infatti della vestizione di un principe in di un cerimoniale profano: ognuna di quelle vesti è simbolo di un attributo che, a richiama la regalità di Cristo: regalità di servizio e di amore. “Domine qui dixisti: Iugum meum suave est, et onus meum leve: fac ut istud portare sic valeam , quod consequar tuam gratiam”, il carico della Croce, la Croce trono ed altare del sacrifico.

Quanta ricchezza scorgiamo nella liturgia di sempre! ogni gesto, ogni particolare è più eloquente di qualsiasi umana parola, se solo si aprono gli occhi, la mente e il cuore per poterlo vedere ed apprezzare. E nel procedere del rito, solenne e sobrio al contempo proprio perché esente da quanto non ci rimandi immediatamente a Cristo, il pensiero va al contrasto tra quel “pezzo di Cielo” che a breve scenderà sulla terra ed il dolore, l’abbandono di Cristo sul Golgota: là vi è oscurità, freddo, silenzio rotto solo dai gemiti strazianti dei condannati che pendono dal patibolo. E da ultimo il pensiero è a noi che siamo qui fisicamente presenti, col nostro carico di afflizioni, amarezze, incomprensioni, fallimenti …portiamo nei nostri cuori, talvolta visibilmente sul volto, la stanchezza del vivere presente. E ci pesa ora ripensare al disfacimento dottrinale e morale, alle divisioni che nella Chiesa l’attraversano e la lacerano, come ricorderà nel pomeriggio mons. Pozzo: cardinali contro cardinali, vescovi contro vescovi…

Proprio nella conferenza tenuta dopo pranzo nel bel parco della Villa del Sacro Cuore, residenza labronica delle Suore Adoratrici del Cuore Regale, l'Arcivescovo ha ben richiamato i fedeli alla realtà della scomparsa della civiltà cristiana nel mondo occidentale dovuta al processo di secolarizzazione, che si è spinto fin dentro la Chiesa, conquistando molti suoi membri, fino alle più alte sfere della gerarchia. Un pensiero non cattolico (come ebbe a ricordare già a suo tempo, papa Paolo VI) si è introdotto nella cultura cattolica. Una nuova versione gnostica del cristianesimo – sono parole di mons. Pozzo - che dissolve in profondità la fede cristiana riducendola ad opinione personale. L’esperienza ed il sentimento diventano la nuova dottrina, la fede non è più – come dovrebbe - assenso dell’intelletto ad una Verità data e rivelata. La Santa Chiesa sembra muoversi come un’organizzazione non governativa volta alla presunta ricerca della soddisfazione di esigenze mondane e non più soprattutto spirituali. Eppure, in questa profonda crisi che ci circonda, la Liturgia perenne di Santa Madre Chiesa, nella sua Verità e bellezza, permane prezioso strumento capace di toccare intelletto e cuore e di ridarci speranza. E’ lo svelamento di Dio che è Verità, bontà e bellezza. La Chiesa ha sempre attraversato nei secoli crisi, ora di più grande, ora di minore portata. L’eresia ariana del IV secolo fu – come ci è stato ricordato – forse il momento peggiore nella storia della Chiesa. E non è così dissimile il momento attuale: i credenti sono diventati una minoranza, una minoranza chiamata a vivere nuovamente in un mondo pagano, non già perché a quel mondo non sia stato annunciato Cristo, ma per averLo esso rigettato, il che è molto più grave! Luce del mondo e sale della terra! Il sale brucia sulle ferite del corpo e dovrebbe pur bruciare le ferite di questo mondo pagano in preda all’indifferenza, ad un “agnosticismo esistenziale “ nel quale si vive, anche anche da battezzati, come se Dio non esistesse. Il piccolo resto, la minoranza restata fedele deve diventare – come mons. Pozzo ha ricordato, riprendendo le parole di J. Ratzinger – minoranza creativa, che faccia proprio lo spirito di san Benedetto, con l'annuncio gioioso della Verità al mondo, abbandonando la tentazione di chiudersi in comunità chiuse e prive di slancio missionario.

Il sole ancora si riflette deciso sul mare appena increspato nell’ultimo giorno dell’Estate e la conferenza si chiude con il Relatore generosissimo a rispondere alle domande che molti hanno voluto avanzare ottenendo precise indicazioni e molte ben circostanziate informazioni sulla situazione attuale, segno di disponibilità da una parte e di grande e vivace interesse dall’altra.

Pian piano i Pellegrini si salutano, si formulano già idee e proposte per i Gruppi toscani che sono ancora una volta chiamati a unirsi in quadrato fortissimo per un vicendevole sostegno e per la necessità di un concreto agire, di un corale operare al fine di proteggere e far sì che i molti sitibondi di Sacro si possano abbeverare alla più solenne e completa delle liturgie.

Ai piedi della Santa Vergine sono state portate le istanze di molti: di chi soffre nel corpo o nello spirito, i ricordi dei molti Amici che hanno sostenuto e affiancato il Coordinamento Toscano Benedetto XVI nella buona battaglia, un pensiero particolare è stato rivolto al Conte Marcello Cristofani della Magione, che diciassette anni fa ebbe l’idea, la volontà di portare proprio alla Madonna della grazie di Montenero la richiesta di proteggere la spiritualità tradizionale toscana.

Maria Santissima di Montenero, pregate per noi e per il mondo intero!