sabato 27 giugno 2015

Viareggio: avviso di sospensione estiva della S. Messa




AVVISO 


Si avvisano tutti i fedeli che durante i mesi estivi la S. Messa nel rito romano antico, normalmente celebrata l'ultima domenica del mese nella Parrocchia di Santa Rita a Viareggio, sarà sospesa.

Della ripresa delle celebrazioni - che probabilmente avverrà a partire dall'ultima domenica di settembre - daremo notizia nei prossimi mesi.

Firenze: avviso di sospensione estiva della S. Messa a S. Francesco Poverino




FIRENZE
VENERABILE CONFRATERNITA DI S. FRANCESCO POVERINO


SOSPENSIONE ESTIVA DELLA S. MESSA


Domenica 28 Giugno p.v. sarà celebrata l’ultima S. Messa prima della consueta sospensione estiva.
Anche la Preghiera di Riparazione al Cuore di Gesù è sospesa a partire da venerdì 26 p.v.
Nel frattempo continueranno i lavori di ristrutturazione che proseguono a fatica per motivi finanziari.


La celebrazione della S. Messa riprenderà regolarmente Domenica 6 settembre alle ore 10


Firenze: il Crocifisso miracoloso ritorna a San Francesco Poverino


IL CROCIFISSO MIRACOLOSO RESTAURATO
TORNA A S. FRANCESCO POVERINO





 Il 10 Maggio del 1723 un gruppo di confratelli della Compagnia di S. Francesco Poverino, guidato dal Correttore, si recò in pellegrinaggio a Roma per visitare le Basiliche e render omaggio al Papa regnante, Innocenzo XIII. Sulla via del ritorno fu deciso di passare da Loreto per venerar la Santa Casa. Qui i Confratelli si fermarono a lungo in preghiera e la loro profonda devozione indusse un’anziana terziaria francescana, priva di eredi, a donar loro un suo Crocifisso ligneo da secoli oggetto di devozione nella Basilica perché ritenuto miracoloso.
Tornati a Firenze, al Crocifisso furono via via tributati onori pubblici e sempre fu venerato per la sua fama, specie dopo che, nel 1749, durante una processione nel rione di S. Lorenzo o con fermate in tutti gli oratori e nei conventi e monasteri lungo il percorso, una monaca del monastero del Ceppo in via San Gallo, moribonda e storpiata, incapace da anni ed anni di qualsiasi movimento ma lucida e cosciente della sua imminente dipartita, avendolo toccato da dietro la grata, dove l’avevan portata in barella le consorelle oranti, guarì immediatamente.
È sempre stato anche chiamato Crocifisso “della buona morte”, perché, quando dal Bargello suonava la campana a giustizia, i Confratelli lo svelavano (di giorno era sempre velato, veniva svelato solo dalla Compagnìa della notte nelle veglie di preghiera) e intercedevano per ore ed intensamente per le anime dei moribondi.
Quando la Compagnia di S. Francesco Poverino, perduta dopo  quattro secoli la sua sede in via S. Zanobi, abbattuta nel 1844, trovò nel 1912 ospitalità nei locali  dell’Oratorio già di S. Filippo Benizi per la generosità della Buca di S. Girolamo - o Santa Maria della Pietà - ivi trasferitasi nel 1785 dalla primitiva sede (Spedale di San Matteo – Accademia), e con questa si fuse, il Crocifisso fu posto nella teca a sinistra dell’altare, sempre pubblicamente venerato.
Dipinto di nero, come usava nel periodo controriformistico per simulare il bronzo, per qualche secolo si presentava assai appesantito ma non tanto da non lasciar trasparire parte della sua bellezza.
Date le complesse e tormentate vicende che coinvolsero la Compagnia di S. Francesco Poverino nella sua lunga storia, non è certo ma è assai probabile che si tratti proprio del Crocifisso lauretano. Certo è che è sempre stato individuato come tale.
L’attribuzione, prima del recente magnifico restauro ad opera di Lisa Venerosi Pesciolini – che già ha riportato alla bellezza delle origini un nostro Crocifisso del Verrocchio, attualmente in deposito temporaneo presso il museo del Bargello, e la statua, conservata nell’Oratorio, di S. Girolamo penitente del 1454 (opera di Antonio del Pollaiolo o unica scultura di Andrea del Castagno? Si attendono nuovi studi) – oscilla tra scuola pisana della seconda metà del 1300 (Margrit Lisner) e scuola orcagnesca a cui rimandano grandi analogie col Crocifisso dell’Orcagna ora in S. Carlo (Lisa Goldemberg Stoppato)
E’ possibile che un’opera di scuola pisana o della cerchia orcagnesca provenga da Loreto? Il dubbio può risolversi pensando, con Ludovica Sebregondi in Tre Confraternite Fiorentine, Firenze, Salimbeni 1991, alla tradizione secondo la quale le compagnie che si recavano in pellegrinaggio a santuari mariani – che da Firenze partivano dalla piazza della SS.ma Annunziata – spesso donavano ad altri pii sodalizi per lo più un proprio Crocifisso e ne ricevevano un altro in segno di fratellanza in Cristo Redentore.
Mentre, dopo il restauro, si sollecitano nuovi e più approfonditi studi per una più sicura attribuzione, il Crocifisso – di altissimo pregio per eleganza di forme ed espressività dell’insieme e dei particolari – è tornato nell’Oratorio ed alla pubblica venerazione, previa benedizione, dopo la S. Messa del  31  Maggio, da parte del can. Brieuc de la Brosse dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote.


Dante Pastorelli

venerdì 5 giugno 2015

Pistoia: avviso per le prossime SS. Messe



AVVISO



L’associazione pistoiese Madonna del’Umiltà comunica che la Santa Messa in rito romano antico sabato 6 giugno 2015 straordinariamente sarà celebrata alle 18:30 presso la chiesa di Sant'Ignazio di Loyola - Parrocchia dello Spirito Santo in Piazza dello Spirito Santo a Pistoia, mentre sabato 13 non sarà celebrata.
Le celebrazioni prefestive riprenderanno regolarmente presso la chiesa di San Pantaleo in Via San Pantaleo 2 a Pistoia alle ore 17:30, preceduta dal Santo Rosario alle 17 da sabato 20 giugno 2015.


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ASSOCIAZIONE MADONNA DELL'UMILTA'
http://associazionemadonnaumiltapistoia.blogspot.it/
3665278823
https://www.facebook.com/AssociazioneMadonnaDellumilta
Parrocchia di San Pantaleo all'Ombrone - Diocesi di Pistoia Via San Pantaleo, 2 51100 Pistoia Telefono 0573 571679
Santa Messa in Rito Romano antico
ogni sabato alle ore 17:30
Santo Rosario e confessioni dalle 17

sabato 30 maggio 2015

Conferenza di don Nicola Bux a Staggia - 4 giugno 2015

LO SPLENDORE DELLA LITURGIA

Come accostarsi ai sacramenti senza ridurli a show

Don Nicola Bux, liturgista
Staggia Senese (SI)

Giovedì 4 giugno 2015

Il Centro Culturale “Amici del Timone” di Staggia Senese organizza per giovedì 4 giugno ore 21.00 un incontro dal titolo “Lo splendore della liturgia: come accostarsi ai sacramenti senza ridurli a show”.
Ospite speciale Don Nicola Bux, liturgista. Professore di liturgia orientale e di teologia dei sacramenti. Consulente della rivista “Communio”, consultore delle Congregazioni per la Dottrina della Fede e per le Cause dei Santi e dell’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice. Dirige sul Timone la rubrica “Il mondo del sacro”. Conduce su Radio Maria la trasmissione “Chiesa e Liturgia”.
Nell’occasione saranno disponibili il libro “Nardo ed Alabastro” (Lalli Editore) di cui don Nicola Bux ha firmato la prefazione e il Cd-Workshop “Un Giubilo nel Cuore” (ed. Shelve).

L’incontro si svolgerà nei locali con accesso da Piazza Grazzini, 5 - Staggia Senese. Ingresso gratuito.

mercoledì 20 maggio 2015

Firenze: avviso da San Francesco Poverino





FIRENZE S. MESSA A S. FRANCESCO POVERINO
 
RITORNO NELL’ORATORIO

 
Dopo un mese a partire da Domenica 24 Maggio p.v. la S. Messa delle ore 10 tornerà ad esser celebrata nell’Oratorio, essendo terminati i lavori di ristrutturazione eseguiti, come del resto tutti i precedenti interventi strutturali e di restauro lapideo, dall’impresa Francesco Martelli, specializzata in edilizia monumentale.
Anche gl’incontri per la Preghiera di Riparazione al Cuore di Gesù del venerdì sera alle ore 18,30 si terranno a partire da questa settimana  regolarmente nell’Oratorio.
A giorni “tornerà a casa” il magnifico Crocifisso trecentesco sapientemente restaurato da Lisa Venerosi Pesciolini. Si tratta d’un Crocifisso sempre venerato come miracoloso e “della buona morte”.
Appena disponibile invierò una foto.
A nome della Confraternita ringrazio i Reverendi Padri Servi di Maria che ancora una volta, ci hanno in spirito di autentica fraternità cattolica, ospitato nella Cappella del Capitolo.


Il Governatore
Dante Pastorelli

lunedì 18 maggio 2015

S. Messa per i 90 anni di Mons. Gherardini: resoconto



S. MESSA A PRATO PER I 90 ANNI DI MONS. BRUNERO GHERARDINI


È stata celebrata questa mattina, 16 Maggio, alle ore 10,30, nella Chiesa del Sacro Cuore, la S. Messa per i 90 anni di mons. Brunero Gherardini, gloria della città di Prato e maestro insigne di generazioni e generazioni di sacerdoti, poi divenuti vescovi e cardinali, dalla sua cattedra di Ecclesiologia e di Ecumenismo presso la Pontificia Università Lateranense, e faro per chi, chierico o laico, voglia abbeverarsi alle fonti vive della Verità, attraverso gli oltre 80 e spesso ponderosi libri e varie centinaia di articoli, diversi dei quali io stesso ho diffuso grazie alla disponibilità di alcuni siti web.

Il grande teologo, però, non ha potuto intervenire per improvvisi ma non gravi motivi di salute, eppure la sua presenza era ben palpabile fra noi suoi discepoli ed amici, che egli, alla stessa ora, ricordava nella sua S. Messa privata. Ed ancor più vibrante è stata la commozione nell’ascoltare le sue semplici ed alte parole di saluto fatteci pervenire tramite il parroco del Sacro Cuore.

Alla presenza di alcuni sacerdoti pratesi, tra i quali mons. Vittorio Aiazzi e il can. Luigi Bini, ha celebrato il Santo Sacrificio mons. Rudolf Michael Schmitz, vicario generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote e vice-direttore di Divinitas, la più importante rivista teologica italiana la cui pubblicazione è momentaneamente sospesa. Il servizio liturgico è stato garantito da un gruppo di giovani seminaristi di Gricigliano, a me tanto cari, guidati dal can. Jason Apple.

Mons. Schmitz, nell’omelia, ha tratteggiato la figura del teologo, dell’autentico teologo Gherardini, sempre fedele alla Santa Chiesa anche quando certi sbandamenti degli uomini di Chiesa, ed in particolare dei teologi, gli hanno causato amarezza e sofferenza, che mai han tuttavia vinto la sua tempra di testimone di Cristo, ultimo grande rappresentante dell’impareggiabile Scuola Romana. Del vero teologo, ha detto con vigore e tono di venerazione mons. Schmitz, Brunero Gherardini ha l’erudizione sterminata, la profonda sapienza che gli consente di affrontare e risolvere problemi sempre nella luce della Fede, l’amore per la Chiesa che vivifica tutte le sue pagine, l’offerta totale di sé a Dio, e d’essere, aggiungo io, sempre pronto a dire: adsum.

Ho incontrato qualche antico compagno di studi universitari o d’insegnamento, tutti accomunati dal ricordo delle lezioni del nostro assistente FUCI, che è stato al centro delle nostre conversazioni anche nel corso del pranzo (ottimo) che ha concluso una mattinata intensa di fraternità e produttiva di ricchezza spirituale.

Un vivo ringraziamento agli organizzatori dell’evento e agli ospiti, e… ad multos annos, carissimo don Brunero, dal sempre affezionatissimo

Dante Pastorelli