domenica 6 ottobre 2019

Il XII Pellegrinaggio: un resoconto.

Anche quest'anno non si può certo dire che siano mancati i pellegrini, che hanno affollato il Santuario di Montenero per rendere omaggio e tribuire devozione alla Beata Vergine delle Grazie. Convenuto in piazza delle Carrozze a Montenero Basso, un folto gruppo di loro è salito a piedi fino al Santuario, recitando il rosario guidato dal can. Luzuy, I.C.R.S.P., e dalle Suore Adoratrici dell'apostolato di Livorno del medesimo Istituto di Cristo Re.




















Entrati nella basilica intonando il Salve Regina, i pellegrini hanno affollato la navata e il transetto della chiesa oltre ogni previsione: fra di essi, non sono mancate le delegazioni degli ordini cavallereschi di Malta e Costantiniano. Ma soprattutto semplici pellegrini, che con devozione e preghiera hanno riempito l'aula liturgica.







































La S. Messa solenne è stata celebrata dal can. Luzuy, I.C.R.S.P., coadiuvato dai cann. Piaggio e Pozza del medesimo Istituto e con l'assistenza corale di alcuni membri del clero secolare. Altri sacerdoti, trattenuti nelle confessioni, si sono poi mischiati fra i pellegrini e hanno partecipato al rito dalla navata. Le Suore Adoratrici del Cuore Regale di Livorno hanno cantato il Proprio della messa votiva alla Madonna di Montenero con voci limpide e ferme, mentre il coro del Coordinamento ha guidato con trasporto il popolo nel canto del Comune.



















































Il can. Luzuy, nella predica, ha ricordato l'importanza della devozione alla Madonna per ogni fedele cristiano, che in Lei trova un rifugio sicuro nelle incertezze di questo mondo e dalle Sue mani può ricevere ogni grazia elargita dal Signore.


























Celebrato il S. Sacrificio, moltissime persone si sono accostate alla Comunione con atteggiamento di devota semplicità.
Infine, impartendo la benedizione finale, il celebrante ha ricordato a tutti i pellegrini che il S. Padre ha concesso, come ogni anno, al pellegrinaggio del Coordinamento Toscano la possibilità di lucrare l'indulgenza plenaria pro vivis et defunctis, alle consuete condizioni.





Al pranzo che è seguito, il giornalista Marco Tosatti si è intrattenuto convivialmente con alcuni dei pellegrini e dopo il pranzo, brevemente introdotta dal presidente Alessandro Giunti, ha tenuto la prevista conferenza dal titolo: La Chiesa nella tempesta: manuale di sopravvivenza. Tosatti ha qui lasciato la sua testimonianza di cristiano che si trova a vivere nelle incertezze e nelle miserie del mondo contemporaneo, fra le quali tuttavia trova rafforzata la propria fede e incentivata la propria vocazione laicale di "re, sacerdote e profeta" nel Battesimo, cercando di essere soprattutto fedele alla propria coscienza nell'esprimere opportune importune la propria fedeltà alla Tradizione venerabile della Chiesa e il proprio amore alla Chiesa, nella parresia filiale e fraterna.


























Nel vivace dibattito che ne è seguito, Tosatti si è dilungato con piacere a rispondere alle domande di molti dei presenti, fra i quali alcuni hanno voluto portare la propria testimonianza di leale fiducia nella Chiesa e nel Pontefice romano, e altri ancora, fra il plauso generale, hanno invitato tutti i presenti a riflettere sulla necessità di ricorrere alle sante armi della preghiera e del sacrificio. Proprio questo spunto di riflessione è stato ripreso dal can. Pozza nel suo intervento, col quale ha incoraggiato tutti a mantenersi leali verso la Chiesa di Cristo, unica ministra della Grazia in terra. Con questo incoraggiamento edificante si è conclusa la splendida giornata.


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