giovedì 9 giugno 2011

Pellegrinaggio toscano 2011: cronaca dell'evento

Quarto capitolo di una avventura iniziata nel 2008 all’indomani della promulgazione del Motu Proprio Summorum Pontificum, sempre più partecipata e capace di unire le varie realtà, laicali e non, legate alla Tradizione Cattolica toscana: ecco le prime riflessioni che vengono in mente sul 4° Pellegrinaggio Toscano a Montenero, ai piedi della Madonna delle Grazie, Patrona della Toscana.

Sabato 4 giugno alle 10,30 piazza delle Carrozze, a Montenero basso, già cominciava a riempirsi di pellegrini giunti un po’ da tutta la regione con bandiere e stendardi, rosario alla mano. Alle 11,30, già in basilica e sul sagrato, ad attendere l’arrivo dei circa centocinquanta, preceduti da una consistente presenza di chierici dei Francescani dell’Immacolata, dell’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote e dell’Opus Mariae, ma anche qualche diocesano, altri duecento fedeli che hanno poi assistito alla solenne Messa celebrata da Mons. Gilles Wach, Priore Generale dell’Istituto che ha sede a Gricigliano.

L’omelia è stata tenuta con profonda attinenza e grande devozione dal M. Rev. P. Don Luca Bernardo Giustarini O.S.B.Vall., parroco di Montenero, che già aveva celebrato abitualmente nella cd. forma extraordinaria per i fedeli livornesi.

Presenti quest’anno anche una rappresentanza nutrita dei maggiori ordini cavallereschi (Ordine di Malta, Ordine del Santo Sepolcro, Ordine Costantiniano) oltre alla consueta presenza di una delegazione dell’Ordo Militiae Templi. Alla sublime liturgia ha assistito S. Ecc. Rev.ma Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno, per la prima volta a contatto diretto con la forma solenne del rito romano antico; così l’Ordinario del luogo ha potuto impartire al termine la solenne benedizione ai fedeli ed ha voluto esprimere apprezzamento e ammirazione per il patrimonio liturgico ed in particolare eucaristico della Tradizione.

Nell’occasione il Santo Padre ha concesso ai partecipanti al Pellegrinaggio l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni. Il buon esito della giornata, conclusa per chi ha voluto con un pranzo nella foresteria del Santuario, ha avuto buon rilievo sulla stampa e sui media regionali.

Purtroppo sono da lamentare, anche quest’anno, alcuni tentativi di strumentalizzazione politica di questo evento esclusivamente religioso, che respingiamo fermamente. Ciò è avvenuto da parte di elementi isolati di varia provenienza che si rifanno a un tipo di lettura ideologica e politica della Tradizione cristiana, come hanno mirabilmente messo in rilievo e giustamente stigmatizzato il Santo Padre e gli organismi competenti della Santa Sede. Fortunatamente tali tentativi non hanno raggiunto il loro fine e il pellegrinaggio ha mantenuto integra e preservata la propria finalità religiosa. A questo proposito riteniamo doveroso ringraziare per la loro presenza l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e la Polizia Municipale del Comune di Livorno, i quali hanno garantito che tutto, e specialmente la processione di salita al Santuario, si svolgesse nel dovuto ordine.

I pellegrini, nel pomeriggio hanno in parte ridisceso l’erta che nell’assolata mattina avevano percorso con composta devozione alla cadenza dei cinque misteri gloriosi, portando con sé l’entusiasmo di aver partecipato ad un memorabile giorno per chi ha amore per la Tradizione Cattolica.

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